Il progetto

L’Agricoltura Sociale affonda le sue radici nei valori di solidarietà e di mutuo aiuto che da sempre hanno caratterizzato il mondo rurale. Il particolare intreccio che si determina tra la dimensione produttiva, quella relazionale con le piante e con gli animali e quella familiare e comunitaria ha permesso all’agricoltura di svolgere da tempi remoti una funzione sociale. Nel mondo contadino, qualunque persona, indipendentemente dalla propria condizione fisica o psichica, trovava sempre una mansione da svolgere. Questo accadeva perché quel gruppo sociale era pervaso da un profondo senso della propria dignità, in quanto individui e come ceto, a cui si legavano i valori di reciprocità, gratuità e mutuo aiuto. Nel corso del tempo, nelle aree rurali l’Agricoltura Sociale ha ampliato le reti di prossimità per offrire risposte utili per contrastare l’erosione in atto dei servizi alla persona. Oggi nell’Alto Tavoliere si avverte più forte la necessità di valorizzare l’agricoltura sociale, come strumento di coesione per lo sviluppo locale.

Partendo da questa premessa, il progetto T.R.I.S (terreni in rete per l’inclusione sociale), intende promuovere l’agricoltura sociale attraverso la formazione specifica rispondente alla normativa nazionale e regionale.

A chi sono rivolti il corso di formazione e le attività di T.R.I.S.
– Agli imprenditori agricoli, che avranno la possibilità di cogliere l’opportunità di rendere multifunzionale la propria azienda, avviando attività di agricoltura sociale.
– A educatori, psicologi, OSS, animatori, che potranno potenziare il proprio profilo professionale ed avere nuove opportunità occupazionali presso le cooperative o le imprese agricole che attiveranno servizi sociali legati all’agricoltura.
– Ai disoccupati, che avranno una qualifica in grado di favorire l’inserimento lavorativo all’interno di aziende agricole che intendono diversificare la propria attività e che non ma hanno professionalità interne come previsto dalla normativa.